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CRISTINA ATZORI nel libro “Le tremende. Donne di Romagna dal liscio al rock e avanguardie”

Una mia intervista e foto nel libro  “Le tremende. Donne di Romagna dal liscio al rock e avanguardie” di Giampiero Corelli, Silvia Manzani, Doriana Togni ed Emanuele ‘Cristopher Angiolini’ (Moderna edizioni).

Il libro racconta sedici storie al femminile del panorama musicale “alternativo” che gravita intorno alla Romagna: deejay, performer, cantanti, musiciste, band. Uno spaccato variegato che sfugge alla definizioni, composto per lo più da ragazze che hanno fatto scelte controcorrente, sfidando gli stereotipi di un ambiente ancora in prevalenza appannaggio degli uomini. Senza troppo bisogno di definirsi e di etichettare la propria produzione, le protagoniste di questo lavoro sono legate da un altro fil rouge: la voglia di essere considerate per le capacità e il talento, non perché è piacevole che stiano su un palco o dietro una consolle. Tutte loro si sono raccontate con grande libertà e consapevolezza nei loro percorsi musicali e di vita, molto spesso fuori dal coro. E lo hanno fatto anche in rapporto al liscio, genere musicale che appare di primo acchito così distante, se non contrapposto.

Le protagoniste del libro sono: Francesca Amati, Cristina Atzori, Cecilia Bernardi, Jenny Burnazzi, Caterina Cardinali, Valentina Cicognani, Federica Cotognini, Simona Diacci, Nelly Di Rosa, Emanuela Drei, Sarah Fornito, Alice Gualtieri, Mara Luzietti, Nicoletta Magalotti, Annalisa Magi, Chiara Maroncelli, Francesca Morello, Stefania Pedretti, Francesca Pianini, Elena Pinza, Cecilia Stacchiotti.

 

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CRISTINA ATZORI e MUMBLE RUMBLE nel libro “Storie di un’aspirante rockstar”

storie-aspirante-rockstarE’ uscito il libro “Storie di un’aspirante rockstar”
di Cosimo Mauro (edizioni Pendragon) in cui si parla anche delle Mumble Rumble e di Cristina Atzori.

Gli anni Settanta in una cittadina pugliese, con improbabili concerti punk sotto olivi secolari; gli anni Ottanta al Dams e nelle cantine di Bologna, dove nascevano movimenti giovanili e nuove tendenze; gli anni Novanta fra i palchi di Arezzo Wave e Montreux, fra la scena rock e quella trip hop: questo lo scenario delle Storie di un’aspirante rockstar. Storie che ci raccontano l’età d’oro della musica e un successo sfiorato, mai raggiunto ma sempre cercato, a scapito di tutto. Storie nelle quali potrete sentire «il vociare delle piazze gremite di studenti, il freddo dei portici di Bologna d’inverno, il tanfo delle sale prove, le linee di basso o i riff di chitarra che girano in testa per giorni interi, l’emozione di salire sul palco, il peso degli amplificatori da scaricare, le urla, il sudore, le sbronze, gli abbracci forti tra amici fraterni». Un racconto avvincente e rocambolesco, a tratti malinconico: perché così sono stati quegli anni, come dice Grazia Verasani nella prefazione: «alcolici, liberatori, a volte deludenti… ma sempre e comunque dalla parte dei sogni».

 

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MUMBLE RUMBLE nel libro “Le Ragazze del Rock” di Jessica Dainese (Sonic Press)

Per la prima volta viene raccontata in un libro la storia del rock femminile italiano. Dai primi complessi beat di donne degli anni ‘60, attraverso il punk, la scena Riot Grrrl, fino al rock di oggi: Racconti di donne che hanno fatto o stanno facendo la storia del rock femminile in Italia…

E’ ancora una volta il punk a stimolare la nascita delle prime all-female bands e sebbene quasi nessuna di esse (Clito, Antigenesi, Raf Punk, Remote Control) abbia inciso dischi, hanno avuto un ruolo fondamentale. Sono, per dirla con le parole di Helena Velena in Lumi di punk, le donne genetiche all’inizio della storia… Hanno ispirato altre donne a salire sul palco, e hanno messo in discussione l’egemonia maschile negli ambienti della controcultura.

Il secondo periodo, quello che va dagli anni 90 alla fine del secolo, è caratterizzato all’estero da una comunicazione che si sofferma più sull’aspetto ‘modaiolo’ che sui contenuti musicali (HIPS, LIPS, TITS, POWER il titolo di un articolo apparso su Q nel ’94), ma vede parallelamente la crescita di un movimento RIOT GRRRL italiano, autonomo per la qualità dei progetti e la determinazione nel realizzarli (Motorama, Mumble Rumble, Le Bambine Cattive, My Sisterical,…)

Oggi non è più un problema di genere: sono tante e sono brave, parlano di temi sociali e femminili, suonano sempre meglio anche strumenti tipicamente ‘maschili’ come la batteria o la chitarra, ed hanno quell’energia e quella sfrontatezza che i maschi, fin troppo impegnati a osservare se stessi, ormai non hanno quasi più…